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Botti di serie A e botti di serie B


 Al Signor Sindaco del Comune di Cesena

  Ai membri del Consiglio Comunale

Cesena 10\9\2017

Pregiatissimo Signor Sindaco,

questa notte, dopo la mezzanotte, per quanto io dorma di sonno profondo ed abiti al primo piano, a distanza di più di un chilometro dall'ippodromo di Cesena, sono stato svegliato dai botti che insistentemente per almeno un quarto d'ora e forse più hanno tenuto sveglio non solo me, ma anche la mia famiglia.

 Preciso che le finestre erano chiuse e ho i doppi vetri.  Da quanto mi risulta e sulla base di segnalazioni inviatemi da amici ed ascoltatori, il problema è stato evidenziato da una molteplicità di persone del centro e della periferia di Cesena, che sono state svegliate come me  e non hanno potuto riprendere sonno se non dopo il termine dei fuochi d'artificio.

Signor Sindaco, Le scrivo per chiedere un parere personale (e non solo) per comprendere se tutto questo sia giusto. Personalmente, mi dovevo svegliare presto alla mattina per recarmi fuori città con la famiglia; comprenderà che il fatto mi ha creato qualche problema. Del resto, penso che il diritto al riposo debba essere garantito.

Non voglio fare polemiche e neppure ho intenzione di fare la vittima. Con questa lettera devo dare voce ai tanti che mi hanno manifestato lo stesso problema, a chi, sfiduciato, incomprensibilmente ha paura di manifestare il proprio pensiero, ai miei ascoltatori con i quali aprirò un dibattito al quale - se vorrà - potrà partecipare in diretta.

Le chiedo se può anticiparmi un parere in forma scritta, al quale darò la stessa visibilità di questa lettera che pubblicherò tramite i nostri canali.
Ciò che mi indigna e non capisco è perché si debbano subire queste inequivocabili limitazioni e costrizioni e in nome di quale principio: nei tempi che furono certe situazioni imposte  dovevano  essere subite dai  cittadini per l'interesse superiore della nazione, ma - come detto - sono tempi che furono... oggi i princìpi della moderna democrazia non mi pare contemplino più quegli interessi  ed è per questo che Le chiedo di aprirmi la mente.
Ciò che non capisco è perché la stessa Amministrazione comunale, che tanto si vanta a Capodanno di vietare i piccoli botti venduti dai tabaccai nella piena legalità (botti di misura ed entità ben minore a quelli "subiti" ieri sera) sostenendo il principio della tutela e salute degli animali, poi in certe occasioni se ne dimentica .
Signor Sindaco le chiedo: ieri sera gli animali dov'erano? Ci sono forse botti di serie A e di serie B? Quali sono gli interessi e i poteri che fanno prevaricare i princìpi che l'Amministrazione ha applicato in altre occasioni? A parte i poveri cagnetti ai quali posso anche voler bene (pur senza esagerare), la salute degli umani non va tutelata? Non pensa che ieri sera qualcuno potesse essere infermo o ammalato? Qualcuno a cui quei botti potevano risuonare come martellate nella testa? Sono certo che mi saprà dare risposta ed aiutarmi a capire ciò che veramente mi sfugge. Come sa, i miei microfoni sono anche a Sua disposizione.
In attesa di un Suo riscontro, nell'interesse della collettività, La saluto cordialmente.

franco botta 

 









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