MA CHE GUERRA TRA RADIO !!
INTERPRETAZIONE ERRATA DELLA STAMPA LOCALE DELLA NOSTRA INIZIATIVA A DIFESA DELLA LIBERTA' E DEL DIRITTO DI INFORMAZIONE .
Non vi e' nessuna guerra tra radio. Condividiamo postazioni e servizi; personalmente ho svolto prestazioni professionali a pagamento per le altre emittenti. Siamo rimasti pochissimi e stimo molto la professionalita' della concorrenza. Sono basito dall'interpretazione di un documento consegnato alla stampa che alleghiamo in calce per permettere a tutti i lettori e ascoltatori di farsi un'opinione personale dalle carte e valutare gli articoli apparsi sempre da noi pubblicati nella sezione rassegna stampa.
Siamo intervenuti regalando radio portatili in nome della liberta', per difendere il pluralismo e il diritto di un ambulante che vorrebbe ascoltare la nostra radio e si e' lamentato perche' nel suo banco gli viene limitata la liberta' di ascolto dalla diffusione di altra radio da potenti altoparlanti installati nei pali dell'illuminazione pubblica... e pare non sia l'unico !
Completamente fuori tema, quindi, chi ha scritto altro: ai miei tempi, nei compiti, in casi come questi, non si davano giudizi e si scriveva semplicemente "fuori tema".
Nessuno, invece, ha accertato e ha cercato di capire perche' un fatto cosi' grave (che, se continua, ci indurra' non solo a distribuire radio portatili ma anche a rivolgerci alla magistratura a tutela di quanto disposto dall’arti 21 della Costituzione repubblicana) si possa essere verificato: ognuno deve essere libero di scegliere!!! E nessuno in uno stato democratico puo' imporre o limitare la liberta’ di informazione!!!
Questo. Non altro: un concetto importante espresso da un'iniziativa di valore e di livello e' stata banalizzata e ridotto a guerra tra radio!!!
Ma quale guerra tra radio ... Leggete il nostro volantino e, se volete, scrivete alla nostra Redazione per segnalare il vostro punto di vista. Come è possibile che qualcuno abbia potuto fraintendere la nostra iniziativa?
PUBBLICHIAMO VERSIONE INTEGRALE DOCUMENTO CONSEGNATO AGLI AMBULANTI
Agli ambulanti del
Mercato di Cesena ed ai loro Clienti
p.c. sig. Sindaco
Oggetto : Utilizzo altoparlanti su pubblica piazza, lesione del pluralismo di informazione.
Gentili Ambulanti ,
un Vostro collega ci ha segnalato che da sempre viene imposto l’ascolto della stessa radio dall’impianto installato nei pali della pubblica illuminazione .
Abbiamo verificato venendo al mercato di Cesena e abbiamo riscontrato che molti di Voi ascoltano tra i banchi la nostra radio e spesso echeggia il nostro noto jingle “che bello ascoltare ..!!” .
Abbiamo verificato che in effetti gli imponenti altoparlanti installati sui pali della pubblica illuminazione trasmettono prepotentemente sempre e solo la stessa emittente al di sopra delle vostre tende -sulla pubblica piazza- impedendo e contrastando anche il libero ascolto della nostra emittente sui Vostri banchi .
Abbiamo chiesto informazioni ad alcuni di Voi e siamo rimasti sorpresi dalle risposte: a quanto pare questo ascolto è imposto, e non si sa bene da chi e in base a quale principio o accordo e, con quale titolo .
Riteniamo questo fatto grave e lesivo della libertà: trattandosi di organi di informazione non e’ concepibile che qualcuno, ambulanti e cittadini, debbano sentire solo l’informazione e i notiziari in un'unica versione .
L’ INFORMAZIONE E’ UN DIRITTO, NON SI COMPRA, NON SI VENDE E NON SI IMPONE!! IL PLURALISMO E’ UN DOVERE E, IN UNO STATO DEMOCRATICO, DEVE ESSERE GARANTITO !!
L’informazione deve essere una libera scelta e, in uno stato democratico, tutti i mezzi devono avere la stessa possibilità di intervenire a garanzia del pluralismo, elemento fondante della democrazia.
La nostra emittente non e’ mai stata informata di condizioni di accesso o di modalità a tale servizio (costituendo di fatto un monopolio), negandovi la possibilità di farvi ascoltare una voce diversa ed alternativa .
Chiediamo al sig. Sindaco di fare chiarezza ed invochiamo, come organo di informazione locale, il diritto garantito dalla Costituzione contro ogni monopolio, di dare la stessa voce ed opportunità alla nostra emittente.
In nome della liberta’ d’ informazione ed il diritto conseguente dei cittadini al pluralismo ci dichiaramo disposti ad installare nostri impianti di cui concederemo l’uso a tutti .
Oggi unitamente al presente documento verranno distribuite e vi faremo omaggio di 100 radio portatili per permettervi di ascoltare la radio che volete e che sceglierete, quella che riterrete più bella e che pensate vi offra il servizio di informazione più obiettivo: non quella che vogliono altri!!!.
Chiediamo che qualora esistano giustificati accordi o motivazioni ci vengano comunicati per chiarezza per metterci in grado di valutare e di competere con qualsiasi forza che oggi non conosciamo e nessuno e’ stato ancora in grado di spiegarci.
Oltre alla distribuzione delle radio in omaggio, oggi faremo interviste in diretta dai Vostri banchi, interviste che gli altoparlanti (che ricordano quelli di antichi “regimi”) sicuramente non trasmetteranno.
Tutto questo in nome della chiarezza, del pluralismo, e della libertà di tutti coloro che ci ascoltano per libera scelta !!
Grazie, a tutti Voi!!
L’informazione e’ un diritto non si vende, non si compra e non si impone !!
Sindaco, per difendere e garantire il pluralismo d’informazione, Le chiediamo:
-di chi sono gli altoparlanti installati nei pali della pubblica illuminazione;
-a chi e per quale uso ne e’ stata data l’autorizzazione
-chi gestisce tale impianto e in base a quali regole.
Grazie
Radio Centrale
Reg Stampa Trib.Forli n,635
Il direttore responsabile
AUDIRADIO CHIUDE CON LE INDAGINI DI ASCOLTO
E' ufficiale: AUDIRADIO non si occuperà delle indagini di ascolto 2011. A settembre avevano detto che sarebbero partiti un tantino in ritardo... forse a febbraio. A gennaio si era detto che iniziavano verso marzo aprile e che al massimo avrebbero saltato le indagini del primo semestre 2011. Ora sappiamo con certezza che le indagini non le faranno non solo per quest'anno, ma forse mai più. Ora la patata bollente è nelle mani dell'Autorità che ha la responsabilità di rispondere adeguatamente alle aspettative del mercato e delle emittenti rimaste "prive" (si fa per dire) di uno strumento nel quale, per anni, tutti hanno creduto. In realtà si è creduto in uno strumento "starato" e troppo spesso "manomesso" come giustamente in più occasioni ha evidenziato la REA con precise denuncie fatte davanti all'Antitrust e all'AGCOM dove tuttora è aperto un procedimento istruttorio. “Meglio tardi che mai” dicevano i saggi! Dunque c'è da augurarsi la chiusura definitiva di AUDIRADIO per ricominciare con un metodo d’indagine serio, trasparente, neutrale, al di sopra di qualsiasi sospetto d'interessi particolari capace di garantire alle emittenti e agli inserzionisti dati scientificamente dimostrabili che non siano i numeri al lotto pubblicati in vent'anni e più di indagini curate da una società strutturalmente in pieno conflitto d'interessi. Ora ci aspettiamo che l’Autorità prenda l’iniziativa di convocare le associazioni per concordare sul da farsi. Come sempre, la REA è pronta per dare il suo positivo contributo, ma è altrettanto pronta a rigettare qualsiasi tipo di “pastetta” che dovessero avanzare “i novelli soci di Audiradio”.
San Cesareo, 22 marzo 2011
REA – Radiotelevisioni Europee Associate