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Cesenate truffata tramite Whatsapp

26 novembre 2024

Truffata una signora cesenate: prosciugati 100mila euro

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Tutto è iniziato con un messaggio WhatsApp da un numero con prefisso internazionale. Da lì, una signora cesenate è caduta nella rete di una truffa che le ha fatto perdere quasi 100mila euro, per poi spingerla a chiedere un prestito da 20mila euro. A denunciare il caso è l’associazione Adoc Cesena, da tempo in prima linea nella difesa dei consumatori contro raggiri di questo tipo, sempre più frequenti.

Il mediatore Giorgio Casadei ha spiegato che la vittima è stata indotta a credere di aiutare persone ridotte in schiavitù in India. Convinta di poter “liberare” i presunti interlocutori, la donna ha effettuato versamenti su conti esteri, in passato riconducibili a banche di Cipro o dell’Estonia. Il marito si è accorto dell’accaduto solo dopo aver ricevuto per posta i bollettini del prestito acceso dalla moglie.

Casadei ha collegato il caso al fenomeno delle “scam city”, città del Sud-est asiatico o della Cina interamente dedicate alle truffe online, gestite da organizzazioni criminali. Secondo un rapporto ONU 2023, queste realtà generano profitti per miliardi di dollari e sfruttano lavoratori ridotti in schiavitù per compiere raggiri a livello globale.

Le truffe, spiega Adoc, seguono schemi ricorrenti: chat apparentemente innocue su WhatsApp o social, con cui i truffatori instaurano un legame emotivo con la vittima per poi spingerla a versare denaro. Il consiglio dell’associazione è chiaro: non rispondere mai e cancellare subito i messaggi sospetti, riconoscibili dai prefissi internazionali come il +91 dell’India.

Stefano Falzaresi

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