11 ottobre 2025
Due forti boati scuotono la Romagna: paura tra i cittadini, poi la conferma del bang supersonico

Attimi di paura nel primo pomeriggio di giovedì 9 ottobre, quando due forti e improvvisi boati hanno scosso la Romagna, avvertiti distintamente anche a Cesena, Forlì e nel Ravennate.
I rumori, arrivati a pochi secondi di distanza l’uno dall’altro, hanno fatto tremare vetri e infissi, spingendo centinaia di persone a chiedersi cosa stesse accadendo. Le prime segnalazioni, giunte sui social e alle redazioni, parlavano di “un’esplosione” o di “una scossa”, tanto da far temere un incidente industriale o un terremoto.
La sala operativa dei Vigili del fuoco ha però escluso fin da subito qualsiasi esplosione o emergenza locale. Poco dopo, alcuni testimoni hanno riferito di aver udito in lontananza un rumore di aereo, ipotizzando un bang supersonico.
L’ipotesi è stata confermata nel pomeriggio dall’Aeronautica Militare: i due boati erano il risultato di un’operazione di intercettazione aerea (“scramble”) effettuata da due caccia Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto, autorizzati al volo supersonico per raggiungere rapidamente un velivolo civile che aveva perso i contatti radio.
Si trattava di un Cessna 425, decollato da Sarajevo e diretto a Basilea, che aveva interrotto le comunicazioni mentre sorvolava lo spazio aereo italiano. L’ordine di decollo immediato è arrivato dal Caoc di Torrejon, il centro operativo Nato che coordina la difesa aerea europea.
I due caccia hanno raggiunto e identificato l’aereo in pochi minuti; poco prima dell’intercettazione visiva, il velivolo ha ristabilito i contatti con il traffico aereo civile, facendo rientrare l’allarme. L’Aeronautica Militare ha ribadito che il sistema di sorveglianza dello spazio aereo nazionale è operativo 24 ore su 24 per garantire la sicurezza del Paese.
Stefano Falzaresi