11 novembre 2023
Da oggi cappuccino e brioche si possono pagare con la criptovaluta

A Cesena, il classico cappuccino e brioche del mattino può ora essere pagato con i Bitcoin. A offrire questa innovativa possibilità è Daniele Lucchi, titolare del "Biancopaco corner bar" in via Cesare Battisti, che da qualche giorno ha attivato il pagamento con la criptovaluta più famosa al mondo. Un’iniziativa che rende il suo locale uno dei primi in città a sperimentare questa modalità di pagamento digitale, avvicinando i clienti al mondo delle monete virtuali.
Il funzionamento è semplice e simile a quello delle altre app per il pagamento digitale: il cliente paga tramite un’applicazione, ma invece di utilizzare euro, utilizza Bitcoin. Daniele Lucchi, entusiasta di questa novità, spiega: “Ho iniziato da poco a entrare nel mondo del Bitcoin, mi sono informato personalmente e ho visto un sistema nuovo davvero interessante. È una riserva di valore e la cosa bella è che non ha intermediari, nessuna banca alle spalle, nessuno Stato. Si paga da pari a pari. È una moneta molto democratica”.
Ma cos’è il Bitcoin? Si tratta di una moneta virtuale creata nel 2009 da uno o più persone sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. A differenza delle valute tradizionali, il Bitcoin non è gestito da una Banca centrale, ma si basa su un network di computer che la gestiscono in modalità distribuita (peer-to-peer) e su un sistema di crittografia avanzata per garantire la sicurezza delle transazioni. I Bitcoin disponibili in rete sono 21 milioni, di cui circa 9 milioni sono attualmente in circolazione.
Daniele Lucchi è convinto del potenziale di questa moneta virtuale: “Ha un valore che è volatile e dipende dalla richiesta, però se si guarda dal 2009, data della sua creazione, è sempre cresciuto. Uno può farsi un portafoglio da 1000 euro e poi lasciarlo lì. Ogni tanto, nei negozi dove si può, pagare con il Bitcoin. E io sono sicuro che se tra 10 anni si va a guardare quanto c'è in quel portafoglio, sicuramente abbiamo guadagnato”.
Ma quanto costa un caffè pagato in Bitcoin? “3800 satoshi”, risponde Daniele. Il satoshi è l’unità più piccola del Bitcoin, equivalente a un centesimo di centesimo. “Il Bitcoin è ottimo per fare pagamenti istantanei perché ha zero commissioni”, aggiunge. L’imprenditore cita l’esempio di Rovereto, dove esiste una vera e propria “Bitcoin Valley” in cui è possibile pagare tutto, persino la palestra, con la criptovaluta. “Io mi sono informato su Cesena e ho visto che non c'era nessuno che offrisse questa possibilità. Così ho voluto essere il primo”.
E i clienti come hanno reagito? “Sì, stamattina ho avuto i primi clienti. Un paio di persone mi hanno pagato in Bitcoin”, racconta Daniele. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i primi a utilizzare questa modalità di pagamento non sono stati i giovanissimi, ma clienti maturi, oltre i 40 anni. “Hanno pagato la colazione, un cappuccino e una pasta. Il target, infatti, è dai 40 anni in su. È la gente un po' più grande che si informa su questo modo di pagare senza intermediari, forse perché stanchi di avere sempre qualcuno che decide dall'alto”.
Il pagamento avviene in modo immediato e sicuro. “Io faccio lo scontrino in euro e poi incasso i Bitcoin nel mio portafoglio. È come le altre app di pagamenti digitali, si vedono all'istante”, spiega Daniele. I clienti, incuriositi, leggono il cartello che annuncia la novità e chiedono informazioni. “Si vogliono informare e molti sono favorevolmente colpiti”, aggiunge.
Daniele Lucchi è ottimista sul futuro di questa tecnologia: “Secondo me nei prossimi 10 anni questo tipo di pagamento esploderà perché la gente inizierà a capire che è la moneta di tutti”. Con questa iniziativa, il "Biancopaco corner bar" non solo si distingue come pioniere nell’innovazione, ma offre anche ai suoi clienti l’opportunità di avvicinarsi a un sistema di pagamento che potrebbe rivoluzionare il futuro delle transazioni economiche.
Stefano Falzaresi